Una folla numerosa ha partecipato domenica scorsa alla ricerca della Rul Verda a Verrua Savoia, il richiamo per andare a scoprire questa rarità botanica ha portato veramente molte persone provenienti da ogni angolo del Piemonte.
Come sempre le bellezze naturalistiche e paesaggistiche ed anche storiche quando ben veicolate riescono a suscitare interesse ne pubblico interessato alle escursioni ed ai trekking a piedi. Ed il nostro territorio è pieno di tali bellezze che lentamente ed inesorabilmente vengono apprezzate da un pubblico sempre più numeroso e preparato.
Dopo il ritrovo di fronte alla pregevole chiesa parrocchiale di San Giovanni il gruppone è partito attraversando il centro abitato dirigendosi verso la chiesetta campestre di Santa Lucia (edificata nel 1695) per una prima tappa. Successivamente iniziava il percorso tra i boschi dove iniziavano a vedersi le prime primule fiorite, indice di una primavera in arrivo, fino ad arrivare al ponte delle streghe per poi proseguire fino alla località Longagnano per una nuova pausa. Da qui iniziava la discesa che portava alla frazione di Cervoto per poi risalire verso Scandolera, amena borgata caratterizzata dalla presenza di due forni storici per la cottura del pane, uno ormai in rovina mentre l’altro ancora utilizzato. Si proseguiva quindi rientrando nel bosco fi no a giungere alla vera meta ovvero la famosa Rul Verda, uno dei pochi esemplari di Quercus Crenata (Cerro-Sughera) presente in Piemonte. N albero di circa 140 anni alto quasi 30 metri e con una circonferenza alla base di oltre 3 metri che ha la caratteristica di mantenere le sue foglie verdi per tutto l’inverno. Dopo una breve pausa per scattare le foto ricordo il gruppo ripartiva per rientrare in paese dove dopo pochi minuti si raggiungeva il Centro Polivalente per una meritata e dolce merenda preparata dalla locale Pro Loco che concludeva in allegra compagnia la piacevole giornata passata alla scoperta delle numerose bellezze di Verrua Savoia.
Prossimo appuntamento domenica 3 marzo in terra astigiana, partenza dal Lago di Codana.
